domenica 12 aprile 2015

Ad Alghero, mangiare fuori casa, e sentirsi coccolati come ospiti non clienti

Gianni Costantino è un amabile padrone di casa, la sua trattoria denominata "Dietro il Carcere" è un piccolo punto di ritrovo Ad Alghero, per chi ama la vera cucina tipica. Adatto alle famiglie, ai turisti che vogliono vivere un'esperienza locale, e a tutti coloro vogliano una cucina low cost con una alta qualità del cibo. Ho conosciuto Gianni da un paio di stagioni, perché la mia struttura ricettiva, Alghero In, dista solo 200 metri dal suo locale. Infatti io sono in via Gallura n. 2 e lui in via Catalogna 60/C.
Al di fuori del Carcere, come diceva il mitico Vittorio De Sica, "Guarda giovanotto le mure del carcere, alte, bianche, spesse, sicure quasi confortante abitarci di fronte, ma il conforto più grande è poterlo guardare da qui! Fino a quando potrò ammirarlo da qui starò sereno".
La rassicurante insegna "Dietro il Carcere" ci aspetta con Gianni che ci accoglie come al solito con un sorriso e ottimi consigli su cosa ordinare. Semplice, ma accogliente con un'atmosfera unica e tanta cordialità da parte anche del personale. Cucina a vista e tavoli apparecchiati stile trattoria, senza molte formalità.
Ogni giorno il menù presentato, varia dal fatto che Gianni trovi o meno le materie prime fresche, nei suoi giri al mercato o dai suoi pescatori e macellai di fiducia. Consiglio vivamente di affidarsi a lui sulla scelta dell'ordinazione, perché è veramente onesto e propone solo ciò che ritiene fresco.
La sua chef, ama inventare e impiatta in maniera originale, i vini suggeriti sono quasi sempre delle Cantine di Alghero: Sella & Mosca, Poderi Parpinello e Santa Maria La Palma.
Che dire poi delle porzioni........abbondantissime!! 
Arriviamo ai dolci e come da programma assaggiamo una crema di Menjar Blanc rivisitata da loro, oppure Crema Catalana e Tiramisù rigorosamente artigianali.
Arriviamo al conto e.............sorpresa perfettamente onesto e "Low Cost".
Allora "Dietro il Carcere" un punto di riferimento ad Alghero!!

Stefania Salvatore





mercoledì 8 aprile 2015

Rubrica dei viaggiatori: Cosa fare ad Alghero in sole 24 ore

Oggi vi presentiamo una coppia di amici che hanno voluto lasciare il loro racconto su cosa fare in 24 ore ad Alghero, poiché condividiamo le scelte fatte ve le riportiamo.........buona lettura.
Sfruttando una buona offerta della Ryanairil 18 agosto io e la mia ragazza decidiamo di fare Pisa-Alghero-Pisa in giornata. Gli orari sono ottimi per una cosa del genere perchè la partenza da Pisa è prevista per le 6:30 e il ritorno per le 22:20 da AlgheroL'obiettivo della "gita" è vedere le Grotte di Nettuno, fare un giro in centro e soprattutto passare il pomeriggio sulla spiaggia di Maria Pia!Usciti dal terminal andiamo alla ricerca della fermata degli autobus, in un primo momento non la troviamo, allora vado verso due dipendenti dell'aeroporto e dimenticandomi di essere in Sardegna gli faccio: "Mi scusi...in doe si piglia l'autobusse pe' i'ccentro?". Ovviamente, non capiscono niente e mi chiedono di ripetere. Vabbè, ci indicano la fermata. Si trova uscendo a destra nel piazzale. Il biglietto costa 70 cent e si fa all'interno del terminal (con i soldi perfettamente contati) alle macchinette accanto al bar vicino all'uscita degli arrivi. Dopo un viaggio di circa 20 minuti, passando per il centro di Fertilia, scendiamo al porto di Alghero. Andiamo subito a prenotare il traghetto per le Grotte di NettunoIl primo parte alle 10:30 e costa poco più di 10 euro (non mi ricordo di preciso...) più 12 euro di ingresso nelle grotteFatto il biglietto andiamo a farci un giro in centro. E' mattina presto, in giro c'è poca gente il sole è caldo e in cielo non c'è nemmeno una nuvola: perfetto! Dal porto saliamo verso il centro. Nelle strade accanto alla dicitura in italiano dei toponimi si affianca spesso la dicitura catalana. Infatti Alghero è chiamata anche la "Barcellona Italiana". Velocemente riusciamo a vedere tutto ciò che merita. Dalla chiesa di San Michele con la sua cupola simbolica, Piazza e Torre Sulis. Poi tutte le altre torrette che si trovano sul lungomare che si affaccia a picco su uno splendido mare corallino e caratterizzato da alcuni pub. Infatti sul muricciolo davanti ad uno di questi troviamo ancora tantissime birre di chiuse lasciate lì dalla sera prima. Osserviamo i vari bastioni che si affacciano sul mare: Marco Polo, Pigafetta e Magellano. Il centro storico è davvero una chicca, molto bello e facile da girare perché di piccole dimensioni. Arrivata l’ora del traghetto torniamo al porto e ci imbarchiamo verso le Grotte di Nettuno. Durante il viaggio, una voce dall’altoparlante ci descrive i luoghi che attraversiamo. Ci lasciamo alle spalle la città di Alghero e costeggiamo la Spiaggia di Maria PiaLe Bombarde e Il lazzaretto. Il mare è stupendo e il traghetto passa vicino alla Punta del Giglio e si avvicina a Capo Caccia: 87 metri a picco sul mare. Ad un certo punto vediamo la famosissima Escala del Cabirol, abbiamo evitato di farci i 656 gradini. Il traghetto ci lascia davanti all’ingresso delle grotte, facciamo il biglietto ed entriamo. Non sono grandissime e belle come quelle di Frasassi in provincia di Ancona, ma una visita la meritano senz’altro. Usciti dalle grotte riprendiamo il traghetto per Alghero, che prima di tornare indietro ci fa passare dall’isola di Foradada che deve il suo nome in sardo per essere di fatto "forato" da parte a parte da una gigantesca grotta scavata dal mareda cui Foradada, ed in parte sommersa. All’interno di questo “buco” è possibile osservare che una sporgenza rocciosa è incredibilmente uguale al profilo di Dante Alighieri.
Tornati in centro, andiamo a mangiare un bel piattone di insalata mista in uno dei bar davanti al porto e dopo ci avviamo alla fermata dell’autobus AF che ci dovrebbe portare alla spiaggia di Maria Pia. L’orario non c’è. Sappiamo solo che passa ogni 40 minuti, ma non si sa se quando arrivi alla fermata è appena passato e quindi devi aspettare altri 40 minuti o se sta per arrivare. Quindi entro nel gabbiotto delle informazioni degli autobus e mi informo. La signorina quasi mi ride in faccia quando le spiego che non sono in grado di sapere quando passa l’autobus e tira fuori un foglietto e mi fa vedere l’orario. Bhè comunque dopo un po’ riusciamo a prendere l’autobus e arriviamo a destinazione. La spiaggia di Maria Pia si trova su piccole dune di sabbia in mezzo ad una pineta, quindi camminare scalzi sulla sabbia piena di aghi non è il massimo, ma si sopravvive ammirando la bellezza del posto e indossando le infradito. Il mare è fantastico, molto salato e spesso attraversato da correnti gelide che ti colpiscono mentre nuoti. Dopo una quantità incredibili di bagni in mare, ci facciamo una bella doccia e riprendiamo l’autobus per l’aeroporto. Passa ogni 60 minuti e mi sa che siamo arrivati alla fermata poco dopo che era passato, infatti aspettiamo circa un’ora prima che arrivi. Meno male ci siamo mossi per tempo, consapevoli della cosa. 
Arrivati al terminal degli arrivi ci concediamo un panino al bar dell’area partenze e poi passiamo i controlli di sicurezza con molta rapidità essendo, il nostro, l’ultimo volo della giornata. Compriamo un po’ di mirto e pane carasau. L’aereo ha una mezz’oretta di ritardo, ma in perfetto orario atterriamo a Pisa. Riprendiamo la macchina lasciata al parcheggio gratuito della stazione e stanchi morti torniamo a casa. La gita ad Alghero è finita!